SANITÀ, DAMIANO: “SVILUPPARE ALLEANZA TRA PUBBLICO E PRIVATO”

Dai media, alcuni riflessi del convegno “Long Term Care: sviluppo e sostenibilità”, svolto, il 17 luglio, presso il Senato della Repubblica. Ai dibattiti, coordinati da Paolo De Angelis e Cesare Damiano, hanno partecipato: Riccardo Cesari (Ivass); Mauro Marè (Mefop); Alberto Oliveti (Enpam – Adepp); Stefano Gaspari (MondoInvestor); Dario Focarelli (Ania); Luca Del Vecchio (Confindustria); Daniela Barbaresi (CGIL); Anna Trovò (CISL); Domenico Proietti (UIL); Massimiliano Nobis (Metasalute); Carlo Pareschi (Unisalute); Demetrio Houlis (Emapi); Flavio Sestilli (Aiba); Armando Cirillo (Agenas).
 
 
 

AGENZIA ITALPRESS

 

SANITÀ, DAMIANO “SVILUPPARE ALLEANZA TRA PUBBLICO E PRIVATO”

ROMA (ITALPRESS) – Centralità del servizio sanitario pubblico, tutela della parte più fragile del mondo lavorativo, sviluppare un’alleanza fra pubblico e privato soprattutto per quanto riguarda la sanità integrativa di carattere contrattuale. Sono questi alcuni temi al centro del convegno “Long term care. Sviluppo e sostenibilità” promosso dall’Associazione Lavoro&Walfare. Un incontro dedicato “alla fragilità delle persone più anziane che, nel momento in cui la popolazione tende per fortuna all’invecchiamento, hanno bisogno di maggiori cure. Per farlo noi crediamo nella centralità del servizio sanitario pubblico che è il pilastro essenziale ma, al tempo stesso, sappiamo che ci sono forme private di natura contrattuale o individuale che possono coprire altre esigenze non coperte dal servizio pubblico”, afferma Cesare Damiano, presidente dell’Associazione Lavoro&Welfare.
“La nostra tesi è quella di sviluppare un’alleanza fra pubblico e privato – spiega – soprattutto per quanto riguarda la sanità integrativa di carattere contrattuale, i grandi fondi contrattuali delle categorie: dei metalmeccanici, dei chimici e di altre situazioni. Noi vorremmo che le adesioni si estendessero e includessero anche la parte più fragile del mondo del lavoro, ovvero chi non ha un lavoro continuativo e, nell’ambito del nucleo familiare, chi è più fragile, in particolare donne, giovani e anziani”, conclude.
 
 

AGENZIA DIRE

 

SANITÀ. LONG TERM CARE, DE ANGELIS: MUTUALITÀ INTERGENERAZIONALE INDISPENSABILE PER SOSTENIBILITÀ FINANZIARIA DEL FUTURO

(DIRE) Roma, 17 lug. – “Credo che la giornata sia stata particolarmente stimolante. Il convegno ‘Long Term Care: sviluppo e sostenibilità’ ha visto importanti interventi formulati da fonti istitutive riconosciute che entrano normalmente nell’ambito dei patti negoziali tra datori di lavoro e lavoratori. Il tema del rischio di non autosufficienza è un tema su cui bisogna ovviamente provvedere per tempo. Le soluzioni migliori sono quelle di sfruttare opportunamente dei principi di capitalizzazione come quelli già in uso dei fondi pensione. Il problema è particolarmente complesso ma la soluzione della mutualità intergenerazionale è sicuramente fondamentale per creare le condizioni di sostenibilità finanziaria per il futuro di una collettività – la popolazione italiana – che sta invecchiando a ritmi esponenziali”. Così all’Agenzia Dire Paolo De Angelis, presidente dello Studio Attuariale De Angelis Savelli e Associati. (Fab/Dire)
 
 

 

SANITÀ. DAL PARTENARIATO AL PATTO TRA GENERAZIONI, LE VOCI DEGLI ESPERTI SUL ‘LONG TERM CARE’

(DIRE) Roma, 17 lug. – Il tema del ‘Long Term Care’, ossia del sistema assicurativo che provvede a coprire le spese derivanti dall’impossibilità di svolgere autonomamente le normali funzioni della vita quotidiana, richiama fortemente l’invecchiamento della popolazione che vede l’Italia seconda al mondo dopo il Giappone, seguita dalla Grecia. Di conciliazione tra nuove necessità e tenuta del sistema se ne è parlato stamattina nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, al Senato, al convegno ‘Long Term Care: sviluppo e sostenibilità’, promosso dall’Associazione Lavoro&Welfare – presieduta dall’ex ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, Cesare Damiano – in collaborazione con lo Studio Labores e con lo Studio Attuariale De Angelis Savelli e Associati. “È necessario costituire un’alleanza tra pubblico e privato”, ha dichiarato Cesare Damiano introducendo gli ospiti, relatori dell’incontro. Secondo Riccardo Cesari (Ivass): “Si potrebbe immaginare un partenariato Stato, imprese, terzo settore in cui lo Stato stabilisce regole e agevolazioni fiscali, i datori e i lavoratori versano contributi, le compagnie erogano le rendite e/o i risarcimenti in ‘forma specifica’ mediante imprese sociali specializzate, con presidi e vigilanza sulla qualità dei servizi”.
“Serve una riflessione sul sistema di fondi sanitari e integrativi- ha detto Domenico Proietti, segretario UIL- La UIL ha una posizione molto chiara che ribadisce l’importanza del sistema sanitario nazionale pubblico. Per riallineare la spesa sanitaria pubblica occorrono 10 miliardi l’anno per i prossimi 5 anni. In molte regioni si rischia il default della sanità pubblica. Noi stiamo interloquendo con il Governo. Serve destinare risorse aggiuntive al fondo sanitario Nazionale. Per i fondi sanitari integrativi ribadiamo che sono una libera scelta frutto della contrattazione e devono essere sempre più adeguati fornendo prestazione ai lavoratori e alle lavoratrici. La governance finora ha dato una buona prova di sé, l’obiettivo della UIL è di rafforzarla per ottenere risultati migliori”. “Come Fondazione ENPAM dobbiamo contemperare l’esigenza di mantenere e tenere efficiente il patto tra generazioni subentranti- ha detto durante il convegno Alberto Oliveti, Enpam – Adepp – Per la generazione che ha già lavorato e merita tutti i supporti la polizza ‘Long term care’ ha un significato ancora più importante. Cerchiamo però di portare anche i giovani alla comprensione di questo patto tra generazioni subentranti. Chi arriva al quinto anno di medicina difficilmente non farà il medico, per questo può iscriversi alla Fondazione Enpam pagando una cifra irrisoria di 10 euro al mese. Con 120 euro l’anno gli studenti laureandi hanno tutto un pacchetto di prestazioni come tutti gli altri iscritti. Questa nostra proposta ottiene un grande riscontro e consente di tenere compatte le file di questa platea che sarà l’elemento fondante del patto generazionale”.
“Le famiglie con il decisore economico oltre i 65 anni detengono il 36% della ricchezza nazionale. Entro il 2025 la popolazione oltre i 65 anni non autosufficiente è in grande crescita. Si deve unire il risparmio a polizze ‘Long term care'”, ha detto Dario Focarelli di Ania al convegno sul tema nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. Luca Del Vecchio di Confindustria ha poi ribadito che “la salute può generare valore a tutto vantaggio del sistema di welfare”. Daniela Barbaresi, Cgil, ha invece sottolineato la necessità di mettere in sicurezza la sanità pubblica, cui sono stati tagliati miliardi, prima di parlare di sanità integrativa”. A concludere le riflessioni è Anna Trovò della CISL: “C’è un’insufficiente consapevolezza degli strumenti creati dalla contrattazione per la sanità integrativa, che copre 14 milioni di persone. Ci deve essere sinergia con la sanità pubblica che deve restare il pilastro centrale del sistema”. (Fab/Dire)
 
 

AGENZIA 9COLONNE

 

LONG TERM CARE, DAMIANO: SOSTENERE CENTRALITA’ WELFARE PUBBLICO IN SINERGIA CON QUELLO PRIVATO

(9Colonne) Roma, 17 lug – Si è svolto oggi, al Senato, il convegno “Long Term Care: sviluppo e sostenibilità” promosso dall’Associazione LavoroWelfare – presieduta dall’ex ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, Cesare Damiano – in collaborazione con lo Studio Labores e con lo Studio Attuariale De Angelis Savelli e Associati. Nel corso dell’appuntamento, al quale ha partecipato un vasto panel di esperti, responsabili delle parti sociali, attori del sistema è stato messo in evidenza il tema dello sviluppo e della sostenibilità della Long Term Care, il sistema assicurativo che provvede a coprire le spese derivanti dall’impossibilità di svolgere autonomamente le normali funzioni della vita quotidiana. “Il Convegno partendo dal tema della Long Term Care – ha affermato l’ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ha affrontato il tema della sostenibilità del welfare nel prossimo futuro. Gli scenari sono in profondo cambiamento, da quello demografico alla bassa crescita del prodotto interno lordo. Tutto questo ci induce ad un ripensamento circa la sostenibilità di una tutela universale. Noi abbiamo affermato con forza la centralità del welfare pubblico, previdenziale e sanitario, ma anche l’esigenza di una sinergia, di un’alleanza tra il welfare pubblico e il welfare privato. Da questo punto di vista, per quanto riguarda la sanità complementare,  sarebbe opportuno che il Parlamento intervenisse con una legislazione di sostegno che disciplini e regoli il settore, così come avvenne, all’inizio degli anni 90 del secolo scorso con la previdenza complementare”.
“Credo che la giornata sia stata particolarmente stimolante – ha commentato Paolo De Angelis, presidente dello Studio Attuariale De Angelis Savelli e Associati. Ha visto importanti interventi formulati da fonti istitutive riconosciute, che entrano normalmente nell’ambito dei patti negoziali tra datori di lavoro e lavoratori. Il tema del rischio di non autosufficienza è un tema su cui bisogna ovviamente provvedere per tempo. Le soluzioni migliori sono quelle di sfruttare opportunamente  i princìpi di capitalizzazione come quelli già in uso per i fondi pensione complementari. Il problema è particolarmente complesso. Ma la soluzione della mutualità intergenerazionale è sicuramente fondamentale per creare le condizioni di sostenibilità finanziaria per il futuro di una collettività – la popolazione italiana – che sta invecchiando a ritmi esponenziali”. Numerosi i dati e le esperienze presentati dai relatori e dai partecipanti alle tavole rotonde della giornata che evidenziano l’accelerazione dell’invecchiamento della popolazione, la nascita di sempre più forti bisogni di assistenza, le difficoltà di far progredire il sistema del welfare pubblico e privato in questa direzione, la necessità di un intervento del legislatore in questo senso. E soprattutto l’esigenza di una forte sinergia tra pubblico e privato per mantenere la sostenibilità del sistema.