6 giugno. Contrastare la fragilità e la precarietà: lavoro stabile, prestazione flessibile

AGORÀ DEMOCRATICHE

Ben prima dell’impennata dei prezzi degli ultimi mesi il potere d’acquisto di salari e pensioni ha subito, nel ventennio che abbiamo alle spalle, forti riduzioni.


Secondo i dati Ocse, tra il 2007 e il 2021, il reddito reale pro capite delle famiglie italiane è diminuito dell’8%. Solo altri due Paesi dell’area Ocse (le trentotto nazioni dall’economia “sviluppata”) hanno registrato un calo: la Grecia (-20,75%) e la Spagna (-6,1%), mentre Paesi come la Francia, la Germania e gli Stati Uniti hanno registrato incrementi pari rispettivamente al 9%, al 13% e al 25,4%.
Alla luce di tali tendenze, il quadro che ereditiamo è un mercato del lavoro dove oltre ad un arretramento complessivo delle tutele del fattore lavoro, la condizione di fragilità assume connotati patologici per alcuni profili.
Fragilità di genere, fragilità generazionale, fragilità dei working poor, fragilità territoriale, fragilità settoriale, fragilità psicofisica, disabilità.
Il lavoro è cioè fragile in quanto non è stabile, è discontinuo, poco tutelato, povero, non sicuro. E il lavoro fragile produrrà in futuro pensioni povere.


Clicca per continuare a leggere sul Sito Agorà Democratiche e per sostenere l’inziativa


Clicca per seguire levento sulla piattaforma zoom il 6 giugno alle ore 17:00