LAVORO: DAMIANO, ‘SBLOCCO LICENZIAMENTI FINE GIUGNO ERRORE, GIUSTA MOBILITAZIONE SINDACATI’

Pienamente condivisibile proposta Orlando per proroga ad agosto.

Roma 25 giu.(Adnkronos) – “Far cessare il blocco dei licenziamenti a fine giugno è un errore”. E’ tornato a ribadirlo l’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano, sottolineando che “la mobilitazione dei sindacati su questo punto è pienamente condivisibile e che la proposta avanzata un mese fa dal ministro Orlando, di arrivare alla fine di agosto con il blocco, poteva costituire un utile compromesso”. Nella prospettiva di Damiano, infatti, sbloccare i licenziamenti rischia di far passare un messaggio sbagliato anche per le aziende che a partire dal 1 luglio potrebbero avere mano libera. “Stupisce che quella proposta di mediazione non sia stata presa in seria considerazione e, invece, attaccata duramente e pregiudizialmente. È un caso se l’arroganza della multinazionale di turno, Whirlpool, decide di licenziare i suoi dipendenti dal primo di luglio? Che risposte daremo a questi lavoratori?”. L’ex ministro del lavoro sottolinea che la buona azione intrapresa dal premier Mario Draghi sul Pnrr e sulla ripresa non può oscurare le preoccupazioni sul rischio di una attenzione insufficiente ai temi sociali. “Non ci è sfuggita la ‘manina’ di alcuni consiglieri del premier che, con l’obiettivo della semplificazione, hanno tentato di reintrodurre gli appalti al massimo ribasso e di liberalizzare i subappalti: tentativo per fortuna respinto, soprattutto per iniziativa del Pd”, afferma Damiano evidenziando che “non ci sfugge il silenzio sull’articolo 177 del Codice degli Appalti che, se non cancellato, provocherebbe un terremoto e nuova precarietà in un settore strutturato e di alto profilo contrattuale, mettendo a rischio gli investimenti sulla transizione energetica legati allo stesso Pnrr”. “Puntare alla crescita è giusto e necessario, ma ci dev’essere la qualità sociale. Altrimenti le giuste parole di Draghi pronunciate a Barcellona sulla coesione sociale potrebbero risultare contraddette dai fatti”, conclude Damiano.