LAVORO: DAMIANO, “RISCHIO CRISI SOCIALE, PROROGARE BLOCCO LICENZIAMENTI A FINE AGOSTO”

Roma 17 giu.(Adnkronos) – “Tra 13 giorni scade il blocco dei licenziamenti per i settori della manifattura e dell’edilizia. Si tratta di un problema che potrà avere serie ripercussioni occupazionali e sociali in un momento di delicata transizione dalla crisi alla ripartenza.” Lo ha dichiarato Cesare Damiano, già ministro del Lavoro e consigliere Inail, ribadendo che “la nostra proposta è nota: prorogare fino a fine agosto blocco dei licenziamenti e Cassa Covid e, dal primo settembre, adottare un blocco dei licenziamenti selettivo, basato sui dati di consumo reale della Cassa Integrazione”. “Anche se facciamo riferimento alla previsione minimale del Presidente di Confindustria, Bonomi, che ha parlato nei giorni scorsi del rischio, al massimo, di 100mila nuovi disoccupati, siamo pur sempre di fronte ad un impatto preoccupante. Non vorremmo che questo dato oscurasse la previsione di una crescita, nei prossimi mesi, del 4-5% del PIL. Non bisogna inoltre dimenticare che abbiamo alle spalle un 2020, secondo Istat, che ha perso quasi un milione di posti di lavoro, suddivisi 1/3, 1/3 e 1/3 tra lavoro a tempo indeterminato, determinato e autonomo. Data la diversa numerosità dei tre gruppi l’incidenza della contrazione occupazionale risulta massima per i lavoratori a termine (- 10%); minima per il lavoro a tempo indeterminato (- 2%) e intermedia per il lavoro autonomo (-7%)”, ha aggiunto Damiano. “A ciò si aggiunge il dato, sempre fornito dall’Istat, che vede aumentare di oltre 2 milioni di unità le famiglie in condizioni di povertà assoluta. La transizione deve avere, oltre alla quantità delle risorse investite, anche una sua qualità sociale e inclusiva”, ha concluso l’ex ministro. (Stg/Adnkronos)