Le nuove norme di integrazione salariale e sostegno al reddito

Con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto 16 giugno 2020, n. 52 si è compiuto un ulteriore passo nella giusta direzione, auspicata da tutti gli esperti del settore, di ampliare le tutele per i lavoratori colpiti dal blocco o dalla riduzione delle attività, in conseguenza dell’epidemia. La misura principale del decreto concerne la possibilità, che viene riconosciuta alle imprese, di poter anticipare l’utilizzo delle ulteriori 4 settimane previste dal decreto rilancio, rispetto all’originario termine del primo settembre. Va rilevato, tuttavia, che tale facoltà è riservata alle imprese che hanno integralmente fruito dei periodi già autorizzati, fino a un massimo di 14 settimane. Tale formulazione potrebbe, irragionevolmente, escludere quelle imprese che finora erano riuscite a limitare il ricorso alla cassa integrazione, ma che potrebbero trovarsi, ora, nella necessità di accedervi integralmente. Dobbiamo adoperarci tutti affinché, pur tenendo conto delle esigenze finanziarie, tali meccanismi siano quanto più flessibili e adattabili alle diverse condizioni ed esigenze del nostro sistema produttivo.
 
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