CORONAVIRUS: DAMIANO, “SURE INACCETTABILE SE LIMITATO NEL TEMPO”

(9Colonne) Roma, 13 apr – “L’emergenza Coronavirus, per essere gestita efficacemente, ha bisogno di individuare alcune azioni prioritarie che entrino in funzione da subito e, al tempo stesso, nel medio-lungo periodo.” Lo dichiara Cesare Damiano, dirigente del Partito Democratico. “Le indicazioni che ci sentiamo di suggerire – continua – sono le seguenti: la prima è riconducibile all’urgenza, rilevata ormai da tutti, di far arrivare le risorse stanziate nelle tasche degli italiani. Cosa che non è ancora avvenuta. Il ministro Gualtieri, sempre attento ai problemi reali, ci ha spiegato che nel corso di questa settimana arriveranno i 600 euro ai lavoratori autonomi: questo è un buon annuncio che ha bisogno, però, di essere completato con la promessa di far arrivare anche i soldi della Cassa Integrazione. Lo stesso discorso vale per le imprese, per quanto riguarda le risorse stanziate dall’Europa. L’allarme autorevole arriva da Paolo Gentiloni ed è rivolto ai capi di Stato europeo: ‘Il piano per la rinascita, con il Recovery Fund per finanziarla, non può aspettare che tutto sia finito’. A buon intenditor, poche parole. La seconda indicazione che vogliamo dare è semplice: non escludere nessuno dalle tutele, soprattutto chi non può far sentire la sua voce in modo adeguato. Nei giorni scorsi abbiamo parlato di lavoratori dello sport, ambulanti, rider, esodati, vincitori e idonei di concorso nella Pubblica Amministrazione, Colf, badanti e babysitter, cioè degli ultimi e dei dimenticati.” “In parte – continua Damiano – il Governo si è mosso, ma quello che risulta incomprensibile è il ritardo e l’incertezza con i quali si affronta il tema di chi svolge attività domestiche. C’è stato qualche annuncio, ora ci vuole la concretezza. Del mese di marzo si sono fatte carico le famiglie e, adesso, siamo già a metà aprile. Ci aspettiamo una decisione da parte di Conte in questa settimana. Se non ora, quando? Infine, bisogna cominciare a immaginare il dopo. Andiamoci piano con riaperture indiscriminate. In ogni caso, se sappiamo che tutto non sarà come prima, anche l’organizzazione del lavoro nelle aziende cambierà e sarà costoso adattarsi alle nuove regole del distanziamento sociale e della tutela della salute. Per questo, sarebbe inaccettabile che il meccanismo Sure di Cassa Integrazione europea definito dall’Eurogruppo abbia una durata limitata al tempo dell’emergenza da Coronavirus.” “Una limitazione, pare, voluta dai Governi del Nord Europa. Speriamo che questa notizia non sia vera perché significherebbe non comprendere che la ripresa sarà lenta e complessa e che non esistono ‘ore x’ nelle quali, con un colpo di bacchetta magica, tutto tornerà come prima. Le imprese e i lavoratori hanno bisogno di essere sostenuti con la Cassa Integrazione almeno per tutto il 2020”, conclude Damiano. (Red)