Roma, 19 mar. (LaPresse) – “Il Governo, tra le misure per il rilancio dell’economia, ha previsto tutele specifiche per le categorie più deboli. Questo è un fatto positivo.” Lo dichiara Cesare Damiano, dirigente del Partito Democratico.”Non si capisce però – continua – perché, tra queste, non si sia prestata sufficiente attenzione agli ambulanti, particolarmente colpiti dall’epidemia del Coronavirus. I mercati sono chiusi e le fiere sono sospese in tutta l’Italia. E questo non già dall’11 marzo, quando il Presidente del Consiglio ha esteso a tutto il Paese le prescrizioni già adottate per le zone rossa e arancione, ma a partire dal mese di febbraio. Cioè da quando migliaia di sindaci hanno emesso ordinanze di sospensione cautelativa equiparando i mercati agli eventi pubblici. La domanda che ci facciamo è: può una categoria, alla quale sono state bloccate le attività da circa un mese, far fronte anche ai versamenti dovuti per l’Iva, l’Irpef e all’Inps? Ed è corretto che lo Stato non preveda almeno uno sgravio per i Tributi Comunali (Tosap o Cosap e Tari), tenuto conto che gli ambulanti non occupano materialmente gli spazi pubblici?”. “Ricordo che, secondo le recenti statistiche di Unioncamere, in Italia il 22% del totale delle attività commerciali è una attività ambulante. In Parlamento il Decreto può essere migliorato dal Governo con un impegno di spesa relativamente modesto a favore di questi lavoratori. Sarebbe un bel segnale nei confronti di una categoria che, al 95%, è costituita da micro-imprese individuali”, conclude. POL
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