(9Colonne) Roma, 16 mag – “Se, come afferma il ministero del Lavoro, l’aumento delle morti sul lavoro registrate nel 2018 (+10,1% rispetto all’anno precedente) è dovuto a ‘eventi di morti plurime come il crollo del ponte Morandi e la strage dei braccianti di Foggia’, il fatto che nel primo trimestre di quest’anno il numero delle morti sul lavoro sia rimasto invariato rispetto allo stesso periodo del 2018, non è per niente incoraggiante”. Lo dichiara Cesare Damiano, dirigente del Partito Democratico, a proposito dei dati sugli infortuni resi noti oggi dal Ministero del Lavoro. “È la conferma – continua – di un trend che non accenna a diminuire, nonostante il fatto che quest’anno, per fortuna, non si siano registrati incidenti mortali plurimi come il ponte di Genova. Quindi, c’è poco da rallegrarsi: al contrario, occorre alzare la guardia, non mettere sotto attacco l’attività anticorruzione di Raffaele Cantone e cambiare lo ‘Sblocca Cantieri’ che innalza dal 30 al 50% il limite dei subappalti”. “Una misura che favorisce il lavoro nero che è una delle principali cause delle morti sul lavoro”, conclude. (red)
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