SALARIO MINIMO: DAMIANO “RECEPIRE PER LEGGE MINIMI TABELLARI CCNL”

ROMA (ITALPRESS) -05-Apr-19 “Quando si affronta il tema del salario minimo di legge, bisogna evitare errori grossolani”. Lo afferma Cesare Damiano, dirigente del Partito Democratico, a proposito della legge sul salario minimo. “Un recente rapporto della Confederazione Europea dei sindacati – spiega – ha dimostrato che, nel periodo 2009-2019, i salari in Italia sono diminuiti del 2%”.
“Alla Grecia è andata peggio, con un meno 23%, mentre Germania e Francia registrano, rispettivamente, un +11% e un +7%. Le differenti performance dipendono sicuramente da una molteplicità di fattori, a partire dalla crescita, ma dimostrano che un elemento chiave, per tutelare il potere d’acquisto delle retribuzioni, rimane la contrattazione. Per questo, quando si affronta il tema del salario minimo di legge, bisogna evitare errori grossolani. Il primo, è quello di confondere il salario complessivo con i minimi tabellari, orari o mensili che siano. Il secondo, di pensare che un salario minimo di legge ‘universale’ si possa applicare anche a chi ha già un contratto di lavoro.”
“Il terzo è avere una visione statica della retribuzione che, invece, per via contrattuale, è soggetta a miglioramenti periodici: per gli scatti di anzianità (di solito biennali) e per i passaggi di qualifica, automatici e non. Se non si vuole promettere con il salario di legge un miglioramento economico che si tradurrebbe in una ‘paga senza diritti’ e fuori dalla contrattazione, bisogna avere allora come obiettivo di fondo quello di rendere più robusta la contrattazione, non di indebolirla. Il rischio è quello di spingere le aziende meno virtuose fuori dal sistema di contrattazione, perché il salario di legge costa molto meno di quello contrattuale – sottolinea Damiano -. La mia proposta, invece, è quella di conferire valore di legge ai minimi tabellari definiti dai contratti nazionali di ciascuna categoria, per ogni qualifica prevista dall’inquadramento professionale. Un salario di legge, parallelo, si può stabilire in via transitoria per chi non ha ancora un contratto di lavoro. Bisogna sapere che questo tema richiama non solo l’articolo 36 della Costituzione, quello di un’equa retribuzione, ma anche l’articolo 39 che riguarda la rappresentatività di coloro che stipulano contratti che abbiano ‘efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce'”, conclude. (ITALPRESS).