Domenica 17 febbraio, l’Assemblea Nazionale del Pd ha accolto l’ordine del giorno, presentato a mia prima firma e sottoscritto da numerosi delegati, perché sia finalmente affrontata la vicenda dei dipendenti del Partito posti in cassa integrazione a zero ore a causa della grave situazione finanziaria.
ORDINE DEL GIORNO ACCOLTO
L’Assemblea Nazionale,
tenuto conto della difficile situazione finanziaria del Partito e delle pesanti ricadute già verificatesi sul personale dipendente;
preso atto dei contenuti dell’accordo stipulato presso la Regione Lazio – Direzione regionale del lavoro – Area vertenze e interventi di sostegno del reddito, in data 8 agosto 2018, facente seguito al precedente accordo, sottoscritto in data 8 agosto 2017;
considerato, tuttavia, che dal 22 marzo 2018, oltre 50/60 dipendenti sono in cassa integrazione a zero ore e non sono mai rientrati;
evidenziato che appare necessario dare immediato e integrale corso alla previsione, contenuta nel citato accordo, volta ad assicurare la rotazione del personale dipendente nel ricorso alla cassa integrazione, al fine di limitarne – quanto più possibile – gli effetti economici sul personale interessato;
tenuto conto che, anche in considerazione degli effetti derivanti dal nuovo contesto politico emerso, si ritiene necessario rivedere integralmente gli assetti organizzativi e l’allocazione di tutto il personale, attualmente in servizio e non
DELIBERA
l’immediata istituzione di un apposito tavolo tecnico permanente tra il Tesoriere del Partito, il Responsabile del Personale e i Rappresentanti dei lavoratori, assistiti dai Rappresentanti delle organizzazioni sindacali, volto alla definizione di soluzioni condivise per la gestione dei problemi occupazionali esistenti ed il ricorso ad ogni forma organizzativa e finanziaria per scongiurare il proseguimento del ricorso agli ammortizzatori sociali senza rotazione o addirittura a licenziamenti.