(9Colonne) Roma, 18 mar – “Il Governo rimanda provvedimenti che avrebbero bisogno di una risposta immediata e per i quali ha più volte promesso”. Lo dichiara Cesare Damiano, dirigente del Partito Democratico, a proposito del Decretone. “Quello – continua – per consentire un accesso più veloce alla pensione ai lavoratori precoci, che hanno cominciato a lavorare prima dei 20 anni e che hanno trascorso più di 40 anni della loro vita in attività prevalentemente manuali e gravose; quello che riguarda i lavoratori dell’edilizia, che hanno visto bocciare un emendamento al Decretone del Pd e di Leu che avrebbe consentito loro di anticipare il momento della pensione e non essere più costretti a salire su una impalcatura a 67 anni; e, infine, quello della nona salvaguardia degli esodati che non hanno ancora trovato una risposta al loro problema nonostante le promesse del Governo: si tratta di circa 6.000 lavoratori che non hanno potuto usufruire delle 8 salvaguardie definite nella precedente legislatura, con le quali abbiamo mandato in pensione circa 150.000 esodati”. “Anche in questi casi si tratta di lavoratori che si trovano in posizioni di debolezza e difficoltà ai quali il Governo non presta la dovuta attenzione. Forse perché non rientrano nel ‘contratto di Governo’ “, conclude.
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