DECRETONE: DAMIANO, “SENZA MODIFICHE AUMENTERANNO DISUGUAGLIANZE”

(ANSA) – ROMA, 21 FEB – “Senza correzioni al Decretone si aumentano le diseguaglianze nella flessibilità previdenziale e nelle tutele ai più poveri”. Lo dichiara Cesare Damiano, dirigente del Partito democratico. “Non basta – spiega – agitare le misure-bandiera di Quota 100 e di Reddito di cittadinanza per dire che si sta dalla parte dei più deboli: se queste misure sono costruite in modo tale da escludere platee di beneficiari e creare nuove differenze tra chi viene tutelato e chi non lo è, siamo sulla strada sbagliata. Quota 100 va bene per chi ha carriere lunghe e stabili che consentono di totalizzare 38 anni di contributi: un traguardo irraggiungibile per gran parte delle donne, per i disoccupati e per chi svolge i lavori discontinui, dall’edilizia alla stagionalità. Il Governo non vuole risolvere il tema degli esodati con la nona e definitiva salvaguardia o con misure equivalenti e ritira gli emendamenti che riconoscevano una contribuzione pensionistica aggiuntiva alle donne con figli. Sul Reddito di Cittadinanza la misura è costruita per privilegiare i single e non le famiglie numerose. Le proposte di modifica dell’opposizione non verranno prese in considerazione e sacrificate sull’altare della Realpolitik che sorregge l’accordo dei ‘fratelli coltelli’ che siedono al Governo”. “A farne le spese sarà il Paese, ormai in recessione-stagnazione economica e con un aumento delle domande di disoccupazione del 5,8% nel 2018 rispetto all’anno precedente: sono stati superati i 2 milioni di richieste”, conclude. (ANSA).