PD: DAMIANO, “LO STATUTO DEL PARTITO ANDREBBE STRACCIATO”

(ANSA) – TARANTO, 23 GEN – “Zingaretti è quello più vicino alla mia impostazione, ovvero di discontinuità rispetto al passato. Penso che abbiamo uno statuto che andrebbe buttato nel cestino perché diventato anacronistico”. Lo ha detto a Taranto Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro del secondo governo Prodi e dirigente del Partito democratico. “A me – ha aggiunto – l’idea che le truppe cammellate arrivino a decidere chi deve fare il segretario e chi no, non va per niente bene. Un conto sono le cariche istituzionali, ma per fare il segretario del partito bisogna che a decidere siano e continuino ad essere gli iscritti”. Damiano, che a dicembre ha deciso di ritirare la sua candidatura alla segreteria del Partito Democratico e di sostenere la corsa al Congresso di Nicola Zingaretti, ha sostenuto che “bisogna ricostruire delle squadre, delle reti, dei gruppi dirigenti che scelgano i migliori tra di loro, perché altrimenti il comando non è inclusivo e finito il congresso, ricomincia. Noi dobbiamo avere la capacità di tenere insieme tutti, ognuno con la sua opinione”. (ANSA).
 
Pd: Damiano, “obiettivo che Zingaretti sia eletto da primarie”
 
(ANSA) – CASTROVILLARI (COSENZA), 23 GEN – “Mi pare che le cose vadano bene per la mozione. Ovviamente il risultato per Nicola Zingaretti è importante, e non era assolutamente scontato. Io penso che sia una buona premessa per far sì che le primarie siano di grande partecipazione”. A dirlo Cesare Damiano a margine di un incontro tenutosi a Castrovillari per la presentazione della mozione congressuale di Nicola Zingaretti. “Mi ero candidato – ha aggiunto – ma visto che gli aspiranti erano già sei, fare il settimo sarebbe stato eccessivo. Ho preferito scegliere un’altra strada, quella di favorire un miglior risultato per la candidatura di Zingaretti, che è il più vicino alle mie opinioni di sinistra, in modo tale che l’obiettivo rimanga quello di fate in modo che alle primarie Zingaretti abbia il 50% più uno dei voti e che quindi il voto delle primarie, e non quello dell’assemblea, decida il segretario”. (ANSA).
 
Pd: Damiano, commissariamento segno debolezza in Calabria
 
(ANSA) – CASTROVILLARI (COSENZA), 23 GEN – “È evidente che quando ci sono i commissari a ripetizione è un segno di debolezza. I commissari si fanno quando le cose non funzionano. In Calabria, chiaramente, siamo in una situazione che ha bisogno di essere regolata”. Lo ha detto Cesare Damiano, oggi a Castrovillari, in merito al terzo commissariamento del Pd in Calabria. “Auguro al commissario Stefano Graziano – ha aggiunto – di fare un buon lavoro, un lavoro inclusivo che non si basi sulla riedizione del passato. Bisogna allargare lo sguardo, includere tutte le forze che vogliono ricostruire un Partito democratico. Soprattutto mettere in chiaro tutti quelli che sono gli aspetti organizzativi, il tesseramento, la trasparenza e così via. Ripercussioni sul congresso nazionale del Pd? Mi auguro che non ci siano, anzi che il commissariamento aiuti lo svolgimento regolare del congresso nazionale. Noi, come area dei Laburisti Dem, siamo presenti e radicati in Calabria e abbiamo tutto l’interesse, sostenendo Zingaretti, che ci sia uno svolgimento il più regolare e trasparente possibile”. (ANSA).