STRASBURGO: DAMIANO (PD), “LA MORTE DI MEGALIZZI PERDITA PER IL GIORNALISMO”

(ANSA) – ROMA, “Il destino si presenta con estrema crudeltà in tanti eventi che segnano la nostra vita, talvolta la storia. Così è per Antonio Megalizzi, giovane cronista sulla strada dell’accesso alla professione giornalistica”. Lo dichiara Cesare Damiano, del Partito Democratico. “Si trovava – continua – a Strasburgo nel suo percorso professionale particolarmente interessato all’Unione Europea. Il caso lo ha portato, in una sera di dicembre, sulla strada scelta da Cherif Chekatt per compiere il suo crimine infame. Un delinquente, Cherif Chekatt, con alle spalle una ventina di condanne penali per reati comuni compiuti in tre Stati. ‘Radicalizzato’ come si dice oggi: ossia, che aveva abbracciato una versione distorta della religione che offre una struttura apparentemente etica a chi non ne ha alcuna. Non sono un sociologo e perciò non mi avventurerò nell’analisi del disadattamento delle seconde generazioni, dei figli di immigrati, in sistemi di integrazione fallaci. Antonio Megalizzi era una persona reale che, come tanti giovani del suo tempo, ha cercato di costruirsi una vita tra le difficoltà di un futuro incerto e precario. Un giovane da guardare con rispetto e che ora la sua famiglia e i suoi amici hanno perduto. Così come la professione giornalistica ha perso con lui una frazione del proprio futuro. Il terrorismo è questo: cancella vite e valori umani colpendo innocenti disumanizzati e trasformati in bersagli simbolici. Niente è più meschino di questo.
A noi non resta che tributare alla famiglia e agli amici di Antonio Megalizzi la nostra rispettosa solidarietà per il loro dolore”. (ANSA).