MANOVRA, DAMIANO: “ANCORA NESSUN DETTAGLIO SU PENSIONI”

Roma, 15 nov. (LaPresse) – “Nella legge di Bilancio, com’è purtroppo noto, non c’è il dettaglio delle misure che riguardano le pensioni, a partire da Quota 100, perché, secondo il Governo, saranno oggetto di un provvedimento ad hoc”. Lo dichiara Cesare Damiano, candidato alla segreteria del Partito democratico, a proposito della legge di Bilancio.”C’è solo la costituzione – continua – di un nuovo Fondo che dovrebbe finanziare futuri e generici interventi per l’introduzione di altre misure, ancora in gran parte sconosciute, di flessibilità pensionistica, con uno stanziamento di risorse pari a 6,7 miliardi di euro. Una cifra senza spiegazioni di merito e sicuramente non sufficiente per mantenere le promesse del Governo”, aggiunge. “Nel frattempo, non essendo stata prevista nel testo della legge di Bilancio la proroga dell’Ape sociale, migliaia di lavoratori non avranno più alcuna possibilità di andare in pensione prima dei termini previsti dalla Fornero, cioè a partire dai 63 anni come prevede la normativa attuale”, spiega ancora. “I lavoratori disoccupati, o quelli che assistono un congiunto disabile, o hanno una disabilità superiore al 74 per cento o, ancora, che hanno svolto attività gravose, non potranno più anticipare di 4 anni il pensionamento. Infatti, la norma scade il 31 dicembre prossimo. E non è nemmeno detto che la loro condizione potrà essere comunque garantita dalla prossima e ancora di là da venire Quota 100. Morale: fino a che non entreranno in vigore le nuove norme del Governo sulle pensioni, questi lavoratori resteranno in una sorta di limbo senza sbocchi. Ovvero, fino alla effettiva esigibilità della nuova misura, ci troveremo nel pieno regime della legge Fornero. Davvero un bel paradosso per chi avrebbe voluto cancellarla!”.”Al fine di colmare questa grave lacuna, mi auguro che venga rapidamente presentato un emendamento alla legge di Bilancio per la proroga dell’Ape sociale. In caso contrario la promessa del Governo diventerebbe una bugia”, conclude. POL