MANOVRA, DAMIANO: “RISORSE INSUFFICIENTI, SI COLPIRANNO I PIÙ DEBOLI”

Roma, 9 ott. (askanews) – “L’Ufficio Studi di Confcommercio ha confermato, in un rapporto presentato ieri a Cernobbio, quanto avevamo previsto nei giorni scorsi facendo una prima analisi del Def: la manovra del Governo costa più di 50 miliardi di euro e, anche con lo sfondamento del deficit al 2,4%, non sarà sufficiente per coprire tutti i costi”. Lo dichiara Cesare Damiano, dirigente del Partito Democratico, a proposito della legge di Bilancio “Per quello che mi riguarda – continua- il problema non è il superamento della barriera dell’1,6% indicata da Tria. Il problema è l’utilizzo che si fa delle risorse disponibili e sapere se le coperture sono sufficienti per gli obiettivi previsti e promessi: al momento, infatti, non c’è traccia visibile di una politica per gli investimenti e per i giovani. Inoltre, è l’architettura del Def che fa acqua, perché si basa su risorse insufficienti e su una crescita economica che non è realistica, perché tutti gli osservatori parlano al massimo di un + 1,1%. Questa situazione richiederà il rastrellamento di risorse in ogni direzione, con il rischio di colpire nel mucchio, non preservando anche i più deboli che a parole si vorrebbero tutelare: si pensi altre detrazioni e ad altri benefici per le famiglie. Illudere ancora che si possa fare contemporaneamente Quota 100 e 41 anni di contributi, avendo 7 miliardi a disposizione, è perlomeno illusorio e ingannevole”. “Non rassicurano le parole di Tria circa le risorse messe a disposizione per le pensioni: il ministro dell’Economia, da una parte, parla di risorse “permanenti”, ma, dall’altra, conferma l’esigenza di vedere come ‘continuare, in quale forma e in quale misura’. Non a caso nel Def si definisce ‘temporanea’ la ridefinizione delle regole per il pensionamento. Permanente e temporaneo non sono esattamente la stessa cosa. È evidente che i conti continuano a non tornare”, conclude. Pol/Vlm