JOBS ACT: DAMIANO, “RIPRISTINARE IL REINTEGRO. LEGGE HA BISOGNO DI REVISIONE CHE NE SUPERI L’IMPIANTO”

(ANSA) – ROMA, 26 SET – “Una indennità che cresce in rapporto alla sola anzianità di servizio è, secondo la Corte, contraria ai principi di ragionevolezza e di uguaglianza e contrasta con la tutela del lavoro sancito dalla Costituzione agli articoli 4 e 35. Questa decisione mina uno dei pilastri del Jobs Act, già sottoposto a dura prova per quanto riguarda la modalità stabilita, in origine, per gli incentivi-spot per le assunzioni a tempo indeterminato, per la mancata reintroduzione della cassa integrazione per cessazione di attività e per la riforma degli ammortizzatori sociali”. Così Cesare Damiano (Pd), commenta la sentenza della Consulta sul Jobs Act. “Sul tema dei licenziamenti – prosegue – anche le correzioni del Decreto Dignità, che aumentano il numero di mensilità a vantaggio del lavoratore ingiustamente licenziato, non risolvono il problema posto dalla Consulta. A questo punto che cosa occorre fare? Anche se la Corte Costituzionale non ha dato indicazioni circa la soluzione da adottare, parrebbe opportuno superare il vincolo del numero di mensilità di risarcimento fissato rigidamente dalla legge in rapporto all’anzianità di servizio, al fine di restituire al giudice la possibilità di stabilire un risarcimento non preordinato dal legislatore e proporzionato alla gravità della condotta del datore di lavoro. Inoltre, suggerisco, qualora emerga la sproporzione della sanzione del licenziamento rispetto alla mancanza disciplinare contestata al lavoratore, il giudice può annullare il licenziamento e ordinare la reintegrazione del lavoratore”. “Questo principio è già contenuto in una mia proposta di legge del 2017 – ricorda Damiano – Da qui bisogna ripartire richiamandoci alla Carta di Nizza, alla Convenzione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro e alla Carta sociale Europea sul tema del Diritto alla tutela in caso di licenziamento. Dobbiamo onestamente ammettere che il Jobs Act ha bisogno di una revisione che ne superi definitivamente l’impianto”, conclude. (ANSA).