LAVORO: DAMIANO “TUTELE TROPPO BREVI, SISTEMA DA RIVEDERE”

ROMA (ITALPRESS) – “La denuncia dei sindacati dei metalmeccanici circa il rischio di una ‘bomba sociale’ a seguito del venir meno degli ammortizzatori sociali, cassa integrazione e contratti di solidarietà, a partire dal 24 settembre, va presa sul serio”. Lo dichiara Cesare Damiano, dirigente del Partito Democratico, a proposito del problema rappresentato dalla scadenza degli ammortizzatori sociali. “Soltanto in questa categoria – continua – sono coinvolti 140.000 lavoratori. Una enormità. Il sistema delle tutele va complessivamente rivisto. A partire dalla legge Fornero fino al Jobs Act, la tendenza è stata quella della cancellazione di alcuni strumenti, mobilità e cassa integrazione in deroga, e il ridimensionamento degli altri. È stato importante, con il Jobs Act, allargare la platea dei beneficiari, includendo anche il lavoro precario, ma l’invarianza sostanziale delle risorse disponibili ha reso la coperta più corta per tutti. Purtroppo la crisi non è ancora finita e molti lavoratori sono rimasti intrappolati perché le tutele durano troppo poco. Da qui la difficile situazione attuale”.
“Alcuni segni premonitori sono già arrivati dal mercato del lavoro: se, da un lato, la cassa integrazione è diminuita, anche perché non più utilizzabile, dall’altra è quasi raddoppiato l’uso della NASpI per disoccupazione”. “In questa situazione vanno definite, con i sindacati, forme di cassa integrazione in deroga per affrontare l’emergenza e la reintroduzione della Cig per cessazione di attività: vedi il caso Bekaert. Sono richieste che vanno avanzate nella legge di Bilancio”, conclude Damiano.