MANOVRA: DAMIANO, “C’È RISCHIO SCELTE PERICOLOSE PER DIRITTI LAVORATORI”

(AGI) – Roma, 22 set. – “I giochi di equilibrismo che il Governo è costretto a compiere per varare la legge di Bilancio mostreranno presto la corda”. Lo dichiara Cesare Damiano, dirigente del Partito democratico.”Per adesso – continua – ci basiamo sul tiro alla fune tra Di Maio-Salvini, da una parte, e Tria, dall’altra, a proposito delle risorse da mettere in campo. Se l’asticella si ferma, come vorrebbe il ministro dell’economia, all’1,6-1,8%, non sarà possibile realizzare i ‘sogni nel cassetto’ dei due vicepremier. Si faranno, forse, interventi ‘leggeri’ su tutto, perché difficilmente Lega e 5 Stelle rinunceranno alle proprie bandiere. E qui casca l’asino, perché il Governo potrà essere costretto a fare scelte pericolose: la prima, rastrellare risorse che potrebbero far fare passi indietro ai diritti dei lavoratori (ad esempio cancellare l’Ape sociale); la seconda, fare annunci accattivanti (Quota 100), ma nascondere le insidie nella soluzione. Come si compone la quota? Salvini insiste su una partenza a 62 anni di età, che corregge la precedente e peggiorativa ipotesi dei 64 anni. Ma quale sarà il minimo dei contributi richiesti? Le quote che abbiamo inventato io e Prodi nel 2007, avevano una base di 35 anni di contributi e l’Ape 36: dove di ferma adesso l’asticella? I contributi figurativi contano tutti? Ci sarà per caso un ricalcolo contributivo, in tutto o in parte, che taglia l’assegno pensionistico? Che fine faranno la nona salvaguardia degli esodati, Opzione Donna e l’aggancio all’aspettativa di vita (introdotto da Forza Italia e Lega)?”. “A queste domande, prima o poi, occorrerà dare una risposta perché, se la coperta è corta, non si possono ingannare i lavoratori. La verità andrà detta”, conclude. (AGI)