PENSIONI, DAMIANO: “SERVE CAMPAGNA CONTRO OGNI FORMULA DI RICALCOLO”

Roma, 17 ago. (askanews) – “Contro lo scempio che si sta producendo sulle pensioni, in nome di una presunta equità, si stanno ormai alzando molte voci. Speriamo che diventino un coro”. Lo dichiara Cesare Damiano, del Partito Democratico, a proposito della proposta di legge sulle pensioni presentata da Lega e 5 Stelle. “Una di queste – continua – è di Roberto Maroni, che parla di un salasso per il Nord produttivo. L’altra, sul Sole 24 Ore di oggi, è di Paolo Armaroli, che scrive: ‘Questo Governo si sta specializzando in provvedimenti retroattivi. In uno Stato autenticamente liberale dovrebbero rappresentare l’eccezione e circondati dalle massime garanzie. Invece stanno diventando la regola’. Purtroppo il via è stato dato, nella scorsa legislatura, dall’onorevole Richetti, con la sua proposta di legge sul taglio dei vitalizi. Mentre sul taglio sono sempre stato d’accordo, dai vitalizi alle cosiddette pensioni d’oro, sul metodo del ricalcolo retroattivo ho sempre fortemente e pubblicamente dissentito. Lo ribadisco: adottare il sistema del ricalcolo è estremamente pericoloso. Infatti, come scrive Armaroli, l’attuale Governo lo sta utilizzando a mani basse”. “È una deriva demagogica – sostiene – che va fermata. Dai vitalizi siamo passati alle ‘pensioni d’oro’ e poi, introdotto il principio, tutte le pensioni potrebbero essere toccate di fronte a necessità urgenti di fare cassa. E l’autunno economico ci riserverà non poche sorprese. Del resto, una misura di ricalcolo, limitata solo alle pensioni più alte, è chiaramente incostituzionale. Quello che spaventa è che chi propone le leggi, D’Uva e Riccardo Molinari, di 5 Stelle e Lega, lo fa non curandosi se esiste una coerenza tra titolo della legge e contenuto. Infatti, la proposta dei due capigruppo della Camera si intitola: ‘Disposizioni per favorire l’equità del sistema previdenziale attraverso il ricalcolo contributivo dei trattamenti pensionistici superiori ai 4.000 euro mensili'”. “Peccato – osserva Damiano – che il contenuto della legge non riguardi i contributi, ma l’età alla quale si è andati in pensione rispetto all’età attualmente prevista per le pensioni di vecchiaia. Una svista? Scarsa conoscenza della materia? Fatto sta che la fantasia del ricalcolo retroattivo si sta scatenando: dai contributi ricalcolati, come da inappropriato suggerimento dell’Inps, all’età alla quale si è andati in pensione, ricalcolata. L’autunno si presenta difficile: intendo promuovere una campagna contro ogni formula di ricalcolo”. “Sul taglio dei vitalizi e delle ‘pensioni d’oro’ sono da sempre d’accordo, ma ritengo che si possa ottenere lo stesso risultato di giustizia sociale e di risparmio senza mettere in pericolo anche gli assegni previdenziali degli operai che sono già in pensione: la strada c’è, già approvata dalla Corte Costituzionale e si chiama ‘contributo di solidarietà’”, conclude. Pol/Bac 20180817