(ANSA) – ROMA, 1 LUG – “Il Ministro Di Maio ha dichiarato che la somministrazione di manodopera e i voucher saranno fuori dal Decreto Dignità e verranno affidati al Parlamento. Condividiamo questa scelta, ma non vorremmo che a queste parole non corrispondesse quanto è scritto nel decreto stesso”. Lo dichiara Cesare Damiano, del Partito Democratico, a proposito delle parole del ministro Di Maio sul Decreto Dignità. “Per essere più chiari: c’è ancora – spiega – l’articolo 2, comma 2, che specifica che il rapporto di lavoro tra Agenzia e lavoratore è soggetto alla disciplina del contratto a termine? Norma che già esiste ma che, giustamente, considera la specificità del lavoro somministrato. Un chiarimento, su questo punto, è necessario. Confondere il contratto a termine con il lavoro interinale è, a mio avviso, un errore. Infatti, il lavoro somministrato costa molto di più (almeno il 20-30%) del lavoro a tempo indeterminato e di quello a termine. Se si vuole rispondere al principio che la flessibilità deve costare più del lavoro stabile, principio che dovrebbe essere alla base di un moderno mercato del lavoro, l’interinale obbedisce a questa regola”. “Quello che va cambiato, quindi, è il contratto a termine: giusto mettere le causali, diminuire il numero dei rinnovi, abbassare la durata massima da 36 a 24 mesi e farlo costare di più. Non confondiamo però le cose”, conclude Damiano. (ANSA).
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