Roma, 27 giu – (Nova) – Cesare Damiano, del Partito democratico, afferma in una nota che “per quanto riguarda il taglio alle pensioni d’oro, ribadiamo ancora una volta che siamo d’accordo sull’obiettivo, ma non sul ricalcolo delle pensioni in essere, perché si introduce un principio molto pericoloso che, una volta sdoganato, potrebbe estendersi in futuro ad altri lavoratori, anche a quelli che le pensioni d’oro non ce l’hanno. Inoltre, questo taglio annunciato diventa pura propaganda se con la flat tax a questi stessi pensionati ricchi si restituisse un vantaggio fiscale, che vale 4 volte tanto il taglio. Per capirci – prosegue Damiano – gli togliamo 300 euro al mese e gliene restituiamo 1.200 con l’abbassamento dell’aliquota fiscale dal 43 al 20 per cento. Dove sta il vantaggio per i pensionati normali e, soprattutto, per quelli più poveri che l’esecutivo vorrebbe, a parole, aiutare?”. Sulla questione, poi, dell’Ilva, Damiano spiega che “nessuno pretende che Luigi Di Maio risolva in 15 giorni una vertenza che si trascina da anni. Vorremmo soltanto che facesse una cosa semplice e a costo zero: ascoltare l’appello del sindaco di Taranto e convocare i sindacati al ministero per lo Sviluppo economico, prima che si autoconvochino per mancanza di interlocuzione con il governo”.
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