(9Colonne) Roma, 15 mar – “Sono d’accordo con Calenda: il Jobs Act va rafforzato nella parte relativa agli ammortizzatori sociali perché l’attuale normativa non è sufficiente a fronteggiare le crisi industriali”. Lo dichiara Cesare Damiano, esponente del Partito democratico. “La durata attuale delle tutele sociali contro la disoccupazione – spiega – è troppo breve a fronte al prolungarsi nel tempo delle crisi. In questa situazione i lavoratori si sentono abbandonati, in totale solitudine e a rischio povertà. Questa correzione è dunque necessaria, ma non basta. Su altri due punti del Jobs Act occorre agire: sugli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato, che devono diventare strutturali e lineari e non a spot (come è capitato nel 2015). Altrimenti si droga temporaneamente il mercato del lavoro e, finito l’effetto dello sconto sul costo del lavoro stabile, le aziende tornano ad assumere con i contratti di lavoro precari. Come è sotto i nostri occhi. Infine, va modificata la normativa sui licenziamenti. Oggi, in Italia, licenziare è troppo facile e poco costoso. Dal momento che, in caso di licenziamento individuale e illegittimo, non esiste più la reintegrazione sul posto di lavoro, le mensilità da versare al lavoratore devono essere aumentate”. “Il Jobs Act ha bisogno di queste profonde correzioni perché il cattivo funzionamento di questa riforma è stata una delle cause del nostro distacco dai lavoratori”, conclude.
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