Ritroviamo i fili di una politica di sinistra, proseguiamo la battaglia

Innanzitutto: grazie. Grazie a tutte le persone che ho incontrato in queste settimane di campagna elettorale.  E grazie, soprattutto, agli oltre 43.000 elettori che mi hanno accordato la loro fiducia, portandomi sopra il 25 per cento dei consensi. Un risultato non scontato nelle condizioni date.
Usciamo sconfitti da queste elezioni ma conservando tutte le ragioni che ci hanno portato a condurre questa battaglia.
Non vado in Parlamento, ma vado avanti perché ho promesso di continuare a dare a una mano nel collegio in cui mi sono candidato, nel Paese, nella sinistra. C’è la necessità di una sinistra riformista che raccolga le ragioni del Lavoro, della precarietà, del bisogno di uno Stato Sociale equo. Dobbiamo ritrovare i fili di una politica di sinistra capace di parlare al popolo italiano. Riprendiamo la battaglia da quelle ragioni.