PENSIONI: DAMIANO, BUON RISULTATO, QUALCOSA DA DEFINIRE

(ANSA) – ROMA, 28 SET – “L’incontro tra Governo e sindacati sul tema delle pensioni registra un risultato complessivamente soddisfacente, anche se permangono alcune criticità e dei punti ancora da definire. Per la prima volta, dal 2007, si restituiscono risorse alla previdenza e si rende nuovamente flessibile il sistema”. Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione lavoro alla Camera. “Sono apprezzabili molti punti – prosegue – l’equiparazione della no tax area dei pensionati e l’incremento della attuale quattordicesima che viene anche estesa alle pensioni fino a 1.000 euro lordi mensili. L’anticipo pensionistico agevolato sarà a costo zero per chi appartiene a categorie più disagiate (disoccupati, inabili, addetti ai lavori usuranti e gravosi)”. “Per quanto riguarda i lavoratori precoci – spiega Damiano – potranno andare i pensione con 41 anni di contributi coloro che hanno iniziato a lavorare dai 14 ai 18 anni e che appartengono alle categorie più disagiate di cui sopra. Andrà ancora definita la platea dei cosiddetti lavori gravosi, argomento particolarmente delicato. Infine va sottolineato il fatto che per i lavori usuranti verrà bloccato dal 2019 l’aggancio alla aspettativa di vita e, per i lavoratori precoci, verranno cancellate le penalizzazioni”. “Rimangono alcuni punti critici o da risolvere: l’anticipo pensionistico di ‘mercato’, l’APE volontaria, ha costi eccessivi che andrebbero ridimensionati; va definita la platea dei lavoratori precoci; va risolta in modo definitivo la questione degli esodati con una ottava salvaguardia che coinvolga non meno di 25.000 lavoratori. Il ministro Poletti ha dichiarato che ci saranno risorse pari a 6 miliardi per i prossimi 3 anni: si tratta della cifra che avevamo indicato. Il confronto continua e, nella fase due, si dovrà affrontare il tema delle pensioni per i giovani del sistema totalmente contributivo”, conclude. (ANSA).