Sacconi confonde il modello tedesco con il modello Marchionne. Noi siamo per il modello tedesco della partecipazione e dello scambio virtuoso, quello vero, che prevede i comitati di sorveglianza nei quali siedono accanto agli azionisti, al 50%, i lavoratori.
Siamo per un modello come quello della Wolkswagen nel quale i lavoratori alle catene di montaggio hanno una prestazione di lavoro di 28 minuti in meno rispetto agli stessi lavoratori della Fiat, con un guadagno netto mensile superiore di oltre mille euro. Forse varrebbe la pena che il ministro si preoccupasse di favorire la conclusione unitaria degli accordi e la possibilita’ di eleggere i rappresentanti dei lavoratori in azienda da parte di tutti i sindacati rappresentativi degli iscritti, e non soltanto dei firmatari degli accordi. In questo modo si favorirebbero buone relazione industriali e il raggiungimento di obiettivi di crescita produttiva e occupazionale. |
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