LAVORO: DAMIANO “CONTINUANO AD AUMENTARE GLI INCIDENTI E LE MORTI”

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Foto di CrowN su Unsplash

ROMA (ITALPRESS) 17-Ott-24 – “I dati pubblicati dall’Inail nei giorni scorsi sugli incidenti sul lavoro e sulle malattie professionali, relativi ai primi otto mesi dell’anno, evidenziano che davvero non possiamo abbassare la guardia.” Lo dichiara Cesare Damiano, ex Ministro del Lavoro ed ex componente del CDA dell’Inail. “Si registra infatti, prosegue Damiano, un aumento degli infortuni (+ 0,9% rispetto allo stesso periodo del 2023), con un aumento ancora più rilevante di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro. Ancora più grave il dato delle denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate nei primi otto mesi del 2024: sono state 680, 23 in più rispetto alle 657 registrate nel corrispondente periodo del 2023. Anche rapportando il numero dei casi mortali agli occupati rilevati dall’Istat (che sono aumentati), si nota come l’incidenza dei decessi aumenti dell’1,1% rispetto al 2023. Tra i settori con più decessi troviamo le costruzioni e il comparto manifatturiero. Un incremento enorme si registra poi nelle denunce di malattie professionali che nei primi otto mesi del 2024 arrivano a 58.857, 10.343 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.”
“Un dato estremamente preoccupante, sempre diffuso dall’Inail in occasione della Relazione annuale presentata alla Camera il 14 ottobre, è il numero delle aziende che non rispettano le norme, in primis sulla sicurezza, pari a 8.190, il 93,73% di quelle ispezionate, che sono risultate irregolari. Questo dato ci dice che per abbattere il numero inaccettabile di infortuni e morti sul lavoro è indispensabile, prima ancora che fare nuove leggi, costruire una coscienza collettiva che consideri la sicurezza sul lavoro davvero un presidio di civiltà e, oltre a ciò, utilizzare le nuove tecnologie della digitalizzazione e dell’Intelligenza Artificiale al fine della salvaguardia dell’integrità psicofisica dei lavoratori. Come ha ricordato il presidente Mattarella, il 13 ottobre, in occasione della Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, ‘la sicurezza sul lavoro, oltre che una prescrizione costituzionale, è anzitutto una questione di dignità umana’” conclude Damiano. (ITALPRESS).




Italpress, Tg Lavoro&Welfare. Il Governo deve dare certezze sul futuro del sistema previdenziale

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Sull’online dell’Agenzia Italpress, l’edizione del 10 ottobre del Tg Lavoro&Welfare.

In questo numero: pensioni, i nodi della manovra; il fondo di beneficenza di Intesa Sanpaolo supporta l’equità di genere; migranti, al via la formazione per 300 caregiver e operatori socio sanitari; la parità dei generi fa progressi ma ci sono ancora ritardi.
 
 
 
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Lavoro&Welfare. Report Cassa Integrazione Guadagni: riduzione in agosto per la normale flessione delle attività produttive. Ma prosegue la crescita tendenziale

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Questo Report di sintesi, prodotto dal Centro Studi di Lavoro&Welfare in collaborazione con Studio Labores di Cesare Damiano, presenta tutti i numeri, elaborati sui dati Inps, Istat e Ministero del Lavoro, della Cassa Integrazione nel mese di agosto del 2024 e Focus sull’Indice Hcob Pmi e sulla Cig straordinaria per settori tra 2012 e 2024.
 
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Rapporto Draghi: il futuro dell’UE passa attraverso investimenti e competitività. Come procedere?

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Il mio editoriale, pubblicato il 4 ottobre, su Ipsoa Professionalità Quotidiana

 

Incrementare la competitività europea attraverso grandi investimenti. È uno dei punti cardine del Rapporto di Mario Draghi, presentato il 17 settembre al Parlamento di Bruxelles, nel quale vengono poste le basi per la rinascita dell’UE. Qual è la strategia da attuare contro l’incombente recessione? Occorre “un finanziamento congiunto degli investimenti a livello dell’UE per massimizzare la crescita della produttività, oltre a finanziare altri beni pubblici europei”. Servirà anche l’istituzione nel Bilancio Ue di un “Pilastro della Competitività” e di schemi di finanziamento dedicati per affrontare il divario di investimento per le aziende tecnologiche in fase di crescita. Sarà sufficiente per la riforma dell’assetto europeo?

 

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I numeri dell’occupazione: l’Italia è lontana dall’Europa

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Occupazione: il punto su Europa e Italia. Aggiornato a dicembre 2023. Questo Report del Centro Studi di Lavoro&welfare e di Studio Labores presenta analisi ed elaborazioni, su dati Eurostat, Inps, Istat, Ministero del lavoro, aggiornati a dicembre del 2023, sull’andamento dell’occupazione in Europa e in Italia. A cura di Bruno Anastasia. Introduzione di Cesare Damiano.
 
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È nato sanitacomplementare.it

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Nella situazione attuale, salvaguardare la Sanità universale, una grande conquista sociale del nostro Paese, con il supporto di quella integrativa è un obiettivo essenziale.

Per questo abbiamo dato vita a sanitacomplementare.it, la piattaforma creata dall’Associazione Lavoro&Welfare, da Studio Labores di Cesare Damiano e dallo Studio Attuariale De Angelis Savelli e Associati.

Sanitacomplementare.it è uno spazio di studio, analisi e confronto che dà la parola a Istituzioni, Casse previdenziali, Fondi contrattuali, Parti Istitutive, Assicurazioni, Gestori finanziari e  accademici, protagonisti di questo processo critico per il futuro del Paese.

L’obiettivo della nostra iniziativa è creare il luogo in cui sviluppare il dibattito sullo sviluppo sostenibile della tutela della salute, affrontando temi cruciali come la sanità integrativa, la non-autosufficienza, la telemedicina, la Long Term Care. Sul sito trovate già, in video, tutti gli interventi al Convegno “Long Term Care: sviluppo e sostenibilità” del 17 luglio 2023 e i primi quattro numeri della rivista “Sanità Complementare” da scaricare gratuitamente.

 

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Come cambia il lavoro nell’era del Covid

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Quarta indagine sul lavoro che cambia, edizione 2021. Realizzata da Lavoro&Welfare, dall’Unità di ricerca LO – Lavoro e organizzazioni del Dipartimento di Scienze sociali ed economiche dell’Università di Roma, Assolavoro e Uil. Arcadia Edizioni.

 
Dall’introduzione di Cesare Damiano:
Il sentimento principale che emergeva [nella terza edizione della ricerca] due anni fa era quello di una insicurezza diffusa tra i lavoratori, che essi fossero dipendenti o autonomi. I punti fermi dell’era del grande sviluppo post-bellico sono stati spazzati da tempo.
E nel nuovo passaggio storico – fotografato in questa ricerca – ci sono
le evidenti conseguenze dell’ondata di pandemia che si è abbattuta sul tessuto produttivo, sui suoi processi e, in ultima analisi, sul mondo del lavoro.
Si pensi solo ai processi di lavoro a distanza che si sono dovuti accendere in un lasso di tempo drammaticamente breve. Dal che deve, in tempi brevi,
scaturire un nuovo confronto tra Stato e parti sociali che devono intervenire
sul punto critico della regolazione di questa nuova messe di processi.
Se, da una parte, il sentimento di insicurezza tende, perciò, a crescere
con forza, possiamo constatare anche una ritrovata fiducia nelle organizzazioni
di rappresentanza che emergono, con nuovo vigore, dalla stagione,
che appare esaurirsi, della disintermediazione. Come sempre accade, da una
crisi, emergono anche opportunità: quella offerta agli attori della rappresentanza
è grande perché possono tornare ad essere motori di quella coesione
sociale che è la necessità più critica in questo passaggio storico.”
 
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