La riforma delle pensioni del ministro Fornero va corretta. Se si vuole fare un intervento strutturale, oltre al rifinanziamento del Fondo per allargare la platea dei 130 mila lavoratori salvaguardati, è necessario introdurre un criterio di flessibilità nel sistema. E’ positiva la proposta del ministro Giovannini che va in questa direzione. Come Partito democratico, abbiamo presentato già nella scorsa legislatura una proposta di legge che prevede l’accesso alla pensione in una età compresa tra i 62 e i 70 anni per coloro che hanno maturato 35 anni di contributi. In questa proposta, come evidenziato dal ministro, abbiamo anche introdotto una logica di premio-penalizzazione a seconda dell’età di pensionamento. Una leggera penalizzazio ne dell’assegno pensionistico è prevista fino all’età di 65 anni. Questa soluzione potrebbe rappresentare una risposta ai problemi e alle angosce di cui soffrono i lavoratori rimasti senza reddito a seguito della abolizione delle pensioni di anzianità operata dalla riforma Fornero.
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